FESTAM-2017

FESTAM – 1° Festival sull'ambiente – INTERAMENTE AD INGRESSO GRATUITO al Nuovo Cinema Aquila

La vita è una delicata tela di relazioni che rischiamo di distruggere irrimediabilmente.
Cambiando la nostra mentalità e i nostri comportamenti possiamo generare la rivoluzione verde di cui la Terra ha bisogno per poter continuare a vivere.
Nuovo Cinema Aquila Roma
PROGRAMMA
MERCOLEDI 10 MAGGIO
Ore 19 – UN ALTRO MONDO – Regia Thomas Torelli – Documentario – Italia – 2013 – Durata: 63′
L’umanità sta attraversando un periodo di “crisi” profonda in cui cresce il desiderio di vedere dei cambiamenti nel mondo. Siamo pronti? Ci piace il mondo in cui viviamo oggi? Quali sono le sue contraddizioni? Come possiamo migliorare? Siamo sicuri che siamo il popolo più evoluto che sia mai vissuto su questa terra? Esiste una relazione tra ciò che ci accade e quello che pensiamo? Se è così, possiamo modellare la realtà e farla funzionare a nostro favore? Che tipo di mondo vorresti? Dibattito successivo con il regista del film, Thomas Torelli e il parlamentare Mirko Busto.
Ore 21.30 – NUOVE TERRE – Regia Cristina Comencini e Fabio Pellarin – Documentario – Italia 2016 – Durata 70′
Cinque cortometraggi che hanno come filo conduttore l’agricoltura sociale. Storie diverse, ambientate in luoghi diversi, ma tutte accomunate da esperienze in cui l’attività agricola è il mezzo per promuovere azioni co-terapeutiche, di riabilitazione e di coinvolgimento attivo di persone svantaggiate e a rischio di esclusione sociale.
Dibattito successivo con il regista del film, Fabio Pellarin.
GIOVEDI 11 MAGGIO
Ore 19.00 – IL PIANETA VERDE – Regia Coline Serreau – Francia 1996 – Durata: 99′
Dal pianeta Belle Verte, Arcadia armoniosa di regime comunitario e anarchico abitato da umani come i terrestri ma pacifici, Mila (C. Serreau), vispa vedova con cinque figli, sbarca sulla Terra e si trova a Parigi e comincia la sua ricognizione del nostro mondo metropolitano e delle sue assurdità.
Ore 21.30 – DEMAIN – Regia Ciryl Dion – Francia 2015 – Durata: 118′
In seguito alla pubblicazione di uno studio che annuncia la possibile scomparsa di una parte dell’umanità da qui al 2100, Cyril Dion e Mélanie Laurent intraprendono un emozionante viaggio intorno al mondo per scoprire cosa potrebbe provocare questa catastrofe, ma soprattutto come evitarla. Partendo dagli esperimenti più riusciti nei campi dell’agricoltura, energia, architettura, economia e istruzione, i registi immaginano un nuovo futuro per noi e per i nostri figli. Risultato: una sorprendente, contagiosa e ottimista spinta al cambiamento, a partire già da… domani.
VENERDI 12 MAGGIO
Ore 9.30 – THE CLIMATE PUPPETS, CUT THE ROPES (Rome Indipendent Film Festival)
Conferenza sui cambiamenti climatici con gli studenti dell’Istituto Rossellini.
Ore 19.00 – HOME – Regia Yann Arthus-Bertrand – Documentario – Francia 2009 – Durata: 120′
Attraverso i paesaggi di 54 paesi catturati dall’alto, Home ci accompagna in un viaggio unico nel pianeta Terra come non l’abbiamo mai visto. Vengono mostrati i tesori che stiamo distruggendo e tutte le meraviglie che possiamo ancora preservare. Home contempla le principali questioni ambientali che dobbiamo affrontare e mostra come tutto ciò che è sul nostro pianeta vive in un rapporto di interdipendenza.
Ore 21.00 – LA MEMORIA DELL’ACQUA – Regia Patricio Guzmàn – Documentario – Cile, Francia, Spagna 2015 – Durata: 82′
Da un parallelepipedo di quarzo, che contiene al suo interno dell’acqua che risale a millenni fa, si prendono le mosse per riflettere sull’elemento liquido che sta alla base della vita nell’universo e che consente di parlare della storia passata e più recente del Cile. Il documentario è la seconda parte di una trilogia iniziata con Nostalgia per la luce e seguendo questo schema, ha tracciato un parallelismo tra le migliaia di persone scomparse, gettate in mare durante la dittatura di Pinochet e lo sterminio di sei etnie residenti nella terra prospiciente lo stretto di Magellano nel sud del Cile, dal XIX secolo. Per Guzman, l’acqua è il legame tra i due concetti, come simbolo della sua perdita di memoria e salvati.
SABATO 13 MAGGIO
Ore 18.30 – NAUSICAÄ DELLA VALLE DEL VENTO – Regia Hayao Miyazaki – Animazione – Giappone 1984 – Durata 116′
Capolavoro di uno dei più grandi animatori del mondo, Hayao Miyazaki. In seguito ad un cataclisma che ha sconvolto l’intero pianeta, una foresta tossica ha ricoperto la maggior parte della superficie terrestre. In questo scenario apocalittico, dove una nuova guerra è sul principio di esplodere, il regno della Valle del Vento – governato da Jihl, padre della coraggiosa Principessa Nausicaä – è una delle poche zone ancora popolate. Nausicaä ha due doni: saper cavalcare il vento volando come gli uccelli e riuscire a comunicare con gli Ohm, i giganteschi insetti guardiani della foresta. Grazie alle sue abilità nonchè all’amore e alla stima del suo popolo, la Principessa Nausicaä intraprenderà una coraggiosa sfida volta a ristabilire la pace e a riconciliare l’umanità con la Terra.
Ore 21.00 – L’ECONOMIA DELLA FELICITÀ – Regia Helena Norberg-Hodge, Steven Gorelick, John Page – Documentario – USA, Francia, Germania, Gran Bretagna, Australia, India, Tailandia, Giappone, Cina, Nicaragua 2011 – Durata: 67′
I pensatori e gli attivisti che sono intervistati nel film vengono da ogni continente e rappresentano gli interessi della piu’ grande maggioranza di persone sul pianeta. Il loro messaggio è chiaro: se vogliamo rispettare e rivitalizzare la diversità sia biologica sia culturale dobbiamo tornare a localizzare l’attività economica. Essi sostengono che la transizione sistematica dall’economia globalizzata a quella locale è quasi una formula magica che ci permetterà di ridurre la nostra impronta biologica e, allo stesso tempo, ci permetterà di aumentare il benessere dell’uomo.
Dibattito successivo con Maurizio Pallante, fondatore del Movimento per la Decrescita Felice.
DOMENICA 14 MAGGIO
Ore 18.00 – LA PRINCIPESSA MONONOKE – Regia Hayao Miyazaki – Animazione – Giappone 1997 – Durata: 133′
Dal grande maestro dell’animazione Hayao Miyazaki, una favola moderna e raffinata ambientata nel Giappone del 14° secolo. Costretto a battersi con uno spirito della foresta tramutatosi in demone il principe Ashitaka rimane vittima di una terribile maledizione, un’infezione che, se non riuscirà a trovare una cura in tempo, lo porterà in breve alla tomba. Ashitaka decide così di abbandonare il proprio villaggio per chiedere il perdono del dio cervo, protettore dei boschi delle terre orientali, ma, una volta arrivato, si trova nel mezzo del terribile scontro fra la comunità mineraria di Tatara e gli spiriti della foresta guidati dalla giovane San.

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