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Annunciati i documentari italiani in concorso ai RIFF Awards 2018

Torna anche quest’anno l’atteso appuntamento col Cinema Indipendente, con tante anteprime, registi e ospiti d’eccezione. Molti i temi portati sul grande schermo; passato, attualità e scoperta si intrecciano all’insegna dell’arte, della denuncia sociale e della ricerca di nuovi mondi possibili.
Effatà Road di Martino Lo Cascio ci mostra in maniera inconsueta il dramma dell’immigrazione sullo sfondo dello straordinario paesaggio siciliano, in una narrazione divisa tra “viaggio on the road”, in cui quattro giovani migranti fanno da guida ad altrettanti personaggi famosi (un attore, un sindaco, uno scultore, un comico), e memoria.
Sulla stessa scia, Simone Mestroni in After Prayers documenta l’assurdità della guerra nel Kashmir indiano, in cui violenza e quotidianità si intrecciano, perpetuando di generazione in generazione il sogno di un Kashmir indipendente, alimentato dal sangue di nuovi martiri.
La città eterna è al centro di due documentari con interviste a testimoni d’eccezione all’insegna del confronto fra passato e presente: Le periferie di Roma e il movimento democratico di Enzo De Camillis ripercorre storicamente il legame tra politica e periferie urbane, Roma Kaputt Mundi, di Francesca Picozza e Andrea Santoro, si sofferma, invece, sullo scenario artistico contemporaneo ben lontano da tutti quegli stereotipi che l’hanno rappresentato fino ad oggi.
L’arte, ancora, è il perno della ricerca audio-visiva di Alessandro Quadretti, che nella sua opera I Babelici svela un universo ai margini, sconosciuto ai più, fatto di artisti autodidatti e visionari che con le loro mani trasformano rifiuti, scarti, oggetti comuni e tanto altro in vere e proprie opere d’arte.
Si prosegue con Tra il cane e il lupo di Giulia Sodi che ricostruisce l’esperienza del Collettivo Cinema Militante di Milano, attivo dal ’68, attraverso film per la maggior parte inediti e interviste ai cineasti, facendo emergere gli aspetti meno conosciuti di un importante pezzo di storia italiana attraverso un racconto in cui memoria collettiva e ricordo personale si intrecciano.
Contraria è invece la prospettiva di Emanuela Moroni e Manuela Cannone, registe di Amaranto – opera realizzata anche grazie al sostegno delle tante persone che hanno partecipato al crowdfunding – che rivolgono il loro sguardo verso il futuro, portando sullo schermo storie di individui che, consapevoli delle gravi crisi ambientali e sociali della nostra epoca, cercano di costruire e immaginare un mondo diverso, lontano dall’immaginario collettivo.
Lontano dagli schemi è anche l’affascinante protagonista di The Fifth Sun, documentario on the road realizzato dal duo artistico Cristiana Pecci e Matteo Maggi che mette in discussione la nostra idea di libertà, mostrando uno stile di vita dove l’intera esistenza entra in uno zaino, attraverso un avvincente viaggio dalla Finlandia all’Australia alla rincorsa di un’eclissi di sole e dal finale inaspettato.
Infine un omaggio alla musica con Vinilici. Perché il vinile ama la musica, di Fulvio Iannucci, primo film interamente italiano dedicato ad una straordinaria icona: il vinile. Un viaggio nella storia del disco attraverso tante autorevoli testimonianze a musicisti, collezionisti, audiofili, sociologi ed appassionati.

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