Adolfo-Perez-Esquivel

Giovedi’ 1° dicembre Il Premio Nobel per la pace Adolfo Perez Esquivel chiude la XV Edizione del RIFF

Sarà il Premio Nobel per la Pace Adolfo Perez Esquivel l’ospite d’onore che chiuderà la XV edizione del RIFF – Rome Independent Film Festival. Esquivel arriva al festival per presentare il documentario a lui dedicato Adolfo Perez Esquivel: Rivers of Hope di Dawn Gifford Engle. La proiezione è prevista giovedì 1° dicembre alle 18.30 al Cinema Europa.
Il film racconta la storia dell’America Latina degli ultimi ottant’anni, mettendo in luce i reali progressi compiuti nella lotta per i diritti umani e la giustizia sociale. Esquivel è stato insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1980 per la costante lotta non violenta, a partire dagli anni Sessanta, tesa a difendere i diritti umani dei popoli dell’America Latina contro ogni forma di miseria, oppressione e ingiustizia. Il documentario è prodotto e promosso da PeaceJam, un programma internazionale di formazione e educazione alla Pace per giovani dai 5 ai 25 anni a cui partecipano, proprio, i Premi Nobel per la Pace, affinché possano contribuire a un processo sociale di cambiamento e rinnovamento. Il doc racconta la storia dell’America Latina attraverso gli occhi di un artista di fama mondiale, attivista per i diritti umani che ha svelato la “guerra sporca” condotta dalle dittature militari.  Esquivel, come “desaparecido” e prigioniero politico argentino, diventa simbolo della coscienza dell’America e il film racconta i reali progressi compiuti nella lotta per i diritti umani e la giustizia sociale. Al termine della proiezione risponderà alle domande del pubblico in sala per approfondire i temi affrontati nel film a lui dedicato. Esquivel che si è battuto contro gli abusi della dittatura militare in Argentina negli anni settanta, dopo il colpo di Stato di Jorge Rafael Videla (del marzo 1976), ha contribuito alla formazione di “El Ejercito de Paz y Justicia” un’associazione di difesa dei diritti umani che si è prodigata per assistere le famiglie delle vittime del regime e della guerra delle Falklands. Viene arrestato nel 1975 dalla polizia brasiliana e nel 1976 viene incarcerato in Ecuador. Nel 1977 viene fermato dalla polizia argentina, che lo tortura e lo tiene in stato di fermo per 14 mesi senza regolare processo. Mentre si trova in prigione, riceve il Memoriale della Pace di Papa Giovanni XXIII. Nel 1980 viene insignito del Premio Nobel per la Pace per i suoi sforzi contro la dittatura ed in favore dei diritti umani. Nel 1999 riceve anche il Premio Pacem in Terris. Nel 1995 pubblica il libro Caminando junto al Pueblo, nel quale racconta la sua esperienza. Dal 2003 è presidente della Lega internazionale per i diritti umani e la liberazione dei popoli. È inoltre membro del Tribunale popolare permanente.

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