GIURIA

Anche quest’anno il RIFF rende omaggio ai suoi spettatori con il voto del pubblico. Il pubblico, destinatario per eccellenza nonché pilastro essenziale del cinema, si farà giudice delle opere in concorso. Gli spettatori saranno chiamati direttamente ad esprimere il proprio giudizio su un’apposita scheda cartacea consegnata all’inizio del film. La votazione interesserà la sezione cortometraggi internazionali in concorso. L’iniziativa mira a rendere l’esperienza in sala più interattiva e coinvolgente e consente agli autori di ricevere un feedback diretto e immediato.

Vida Diba è product and supply chain manager di WRÅD, design studio per lo sviluppo sostenibile e società benefit, nata per mettere in discussione lo status quo della moda.

Vida è anche membro di Fashion Revolution Iran ed ideatrice della mostra Radical Voice: Donna, Vita, Libertà, presentata a Milano da un gruppo di attiviste per innescare il cambiamento attraverso il potere dell’arte.

Vida Diba

Massimo Di Rocco

Nasce a Roma nel 1971, curioso e appassionato di cinema, appena maggiorenne comincia a lavorare nell’ambito della produzione cinematografica. Dal 2000 diventa organizzatore e lavora con molti registi italiani tra cui Giuseppe Piccioni, Mario Martone, Ferzan Ozpetek, Riccardo Milani, Luca Miniero, Marco Bellocchio, Cristina Comencini, Daniele Luchetti, e molti altri. Dal 2006 diventa socio della Bartlebyfilm, con la quale alterna l’attività di produttore e produttore esecutivo.

Diplomato all’Accademia Nazionale d´Arte Drammatica “Silvio d´Amico“, matura rapidamente una solida esperienza attoriale grazie alla partecipazione a numerosi spettacoli teatrali e varie produzioni TV. Nel 2014 ha esordito al cinema con la pellicola Tre Tocchi diretto da Marco Risi, l’anno successivo lo vediamo accanto a Juliette Binoche nel film l’Attesa di Piero Messina e poi è nel film TV Rai Sotto Copertura di Giulio Manfredonia e in Limbo diretto da Lucio Pellegrini. Nel 2016  è tra i nuovi protagonisti della seconda Stagione di Gomorra-La serie di Stefano Sollima, nel ruolo di O’Principe e successivamente viene scelto da Carlo Carlei per la Serie Rai I Bastardi Di Pizzofalcone. Nello stesso anno è nel film Ho amici in Paradiso di Fabrizio Maria Coretese. L’anno Successivo recita in l’Avenir di Luigi Pane. Nel 2018 è in Capri-Revolution di Mario Martone inoltre viene diretto da Gabriele Di Luca nel film Thanks for Vaselina.

Al cinema è protagonista nel film La Vacanza per la regia di Enrico Iannaccone , presentato alla Festa del Cinema di Roma e nel Film L’Amore non si sa, diretto da Marcello di Noto. Nel 2021 è nelle due Stagioni della Serie di Gabriele Muccino dal titolo A casa tutti bene, prodotta dalla Lotus e nella Serie Il generale dalla Chiesa prodotta da Stand by me. Nel 2023 è protagonista insieme a Maria Pia Calzone della commedia romantica Sottocoperta diretto da Simona Cocozza e Shukran per la regia di Pietro Malegori.

Antonio Folletto

Manuela Mandracchia

Dopo il diploma nel 1993 all’Accademia nazionale d’arte drammatica, diventa presto una delle interpreti più affermate del teatro italiano. Già nel 1993 è notata dalla giuria del Premio Wanda Capodaglio che le conferisce il riconoscimento attribuito ai miglior allievi delle scuole di recitazione d’Italia.

Importante per la sua carriera teatrale è il sodalizio che la lega a Luca Ronconi con la regia del quale spicca particolarmente nei ruoli di Rosaura ne I due gemelli veneziani di Carlo Goldoni, Lucia ne Il Candelaio di Giordano Bruno e (accanto a Mariangela Melato) Lidia in Amor nello specchio di Giovan Battista Andreini (Premio Ubu 2003 come migliore attrice non protagonista).

Interprete di successo anche in alcuni spettacoli di Massimo Castri, Manuela Mandracchia è Mommina in Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello (Premio UBU come migliore attrice giovane) e Laura ne Il padre di August Strindberg. Tra gli altri spettacoli da lei interpretati, sono da ricordare L’ignorante e il folle di Thomas Bernhard con la regia di Mauro Avogadro, e Ritter, Dene, Voss di Thomas Bernhard.

Nel 2006 con Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres ed Alvia Reale costituisce il gruppo MitiPretese con il quale crea e dirige e interpreta Roma ore 11, tratto da un’inchiesta di Elio Petri, messinscena che vince il Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro come miglior spettacolo d’innovazione del 2007. Nel 2009 scrive, dirige e recita in Festa di Famiglia insieme a Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres ed Alvia Reale, tratto da Luigi Pirandello e realizzato con la collaborazione alla drammaturgia di Andrea Camilleri. In scena anche Fabio Cocifoglia e Diego Ribon.

Al cinema, è stata diretta tra gli altri da Nanni Moretti (Habemus Papam), Cristina Comencini (Quando la notte), Francesca Archibugi (Il nome del figlio), Marco Bellocchio (Fai bei sogni), Alessandra Mortelliti (Famosa), Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi (Luna nera), Pietro Castellitto (I predatori) e Maria Sole Tognazzi (Petra). È una delle voci del programma radiofonico “Ad alta voce” di radio3.

Nato a Santa Margherita Ligure, dopo l’Università a Genova si trasferisce a Roma per studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia. Comincia a lavorare sul set come assistente alla regia in film e serie TV di produzione italiana. Come Aiuto Regista lavora assiduamente in produzioni italiane ed internazionali, collaborando con Mario Monicelli, Giuseppe Tornatore, Martin Scorsese, Michele Placido, Ridley Scott, Tom Tykver, Roberto Benigni, Steven Soderbergh, Sergio Rubini, Abel Ferrara, Giovanni Veronesi, Woody Allen, Marco Bellocchio, Luca Guadagnino alternando film e serie tv. Molte le collaborazioni in ambito pubblicitario con produzioni e registi italiani ed internazionali. Attualmente è impegnato nel film di Gabriele Muccino, “Here Now”.

Alberto Mangiante

Luca Mezzaroma

Produttore esecutivo per diverse società di produzioni cinematografiche, per cui segue diversi progetti con responsabilità nella gestione delle risorse umane e finanziarie.

Da circa trenta anni lavora nel settore della produzione cinematografica sia per quel che riguarda

l’organizzazione del set che i rapporti istituzionali.

Iraniana, trasferita in Italia a seguito della scelta della famiglia dal suo paese d’origine. Nonostante le difficoltà iniziali, è riuscita a integrarsi nella società italiana e a dedicarsi alla sua grande passione: i diritti umani.

La sua passione per i diritti umani è nata a seguito di alcuni episodi nella sua vita, tra cui il vedere la polizia morale in azione in Iran e la negazione del diritto di partecipare a una gita scolastica in Italia. Questi eventi hanno spinto Pegah a capire l’importanza dei diritti umani e a lottare per difenderli.

Pegah ha studiato ingegneria edile architettura dopo il liceo linguistico e si è laureata con la cattedra Unesco a Matera su “Pardis il giardino Persiano”. Ha poi cominciato a dedicarsi alla causa dei diritti umani, diventando rappresentante degli studenti al senato accademico e in consiglio di amministrazione. Ha anche iniziato a studiare e parlare di violenza psicologica e fisica e di differenze di genere, capendo quanto siamo ancora indietro nella parità. Ha visto di persona quanto gli stereotipi possono influenzare la vita delle persone e come i diritti digitali siano importanti per garantire l’uguaglianza.

Pegah crede che la collaborazione tra diverse etnie, sessi, religioni, generazioni e stati sia fondamentale per la promozione dei diritti umani. Ha visto come l’unione di queste differenze abbia portato alla riuscita del primo pezzo della stazione spaziale internazionale, evento che ha visto l’intero mondo unito nella gioia.

La sua passione per i diritti umani non si limita all’Italia. Pegah è stata coinvolta in diverse iniziative a livello internazionale.

Pegah Moshir Pour

Ruben Maria Soriquez

Padre filippino e madre italiana, Ruben Maria Soriquez ha iniziato come musicista e ha finito per dedicarsi al cinema e alla recitazione solo a 34 anni, dopo aver sperimentato le professioni più diverse. Ruben ha studiato regia alla New York Film Academy e recitazione con l’insegnante dell’Actors’ Studio di New York Danny Lemmo ed Emanuele Montagna della Scuola di Teatro Colli di Bologna. Come attore ha vinto numerosi premi in festival cinematografici minori per aver interpretato un missionario nel suo film “Of Sinners and Saints” che descrive la povertà e la violenza su donne e bambini nelle Filippine. Recentemente è apparso in 80 episodi in prima serata di una popolare soap opera filippina e nel film internazionale General Commander con Steven Seagal. Come regista, Ruben ama curare quasi tutti gli aspetti dei suoi film: dalla scrittura alla regia, al montaggio e alla correzione a volte anche della colonna sonora di alcune scene. I suoi ultimi lavori sono “The Spiders’ Man” (2018), una commedia dark/thriller e “A Perfect Family” (2017), un film muto sperimentale. Sentendosi a casa in entrambi i paesi, Ruben è impegnato nella promozione del cinema filippino in Europa e del cinema italiano nelle Filippine.

Nato a Castellammare di Stabia si appassiona fin dalla tenerissima età al teatro di figura. La passione per le arti figurative e rappresentative non lo abbandonerà mai e terminati gli studi liceali decide di trasferirsi a Roma e di intraprendere studi cinematografici iscrivendosi al Dams.

La passione per i burattini e nello specifico la tradizione napoletana delle Guarattelle, trova sfogo nella tesi di Laurea dedicata a Bruno Leone, guarattellaro presso il quale “studierà” per quasi un anno. Dopo poco però il desiderio di fare cinema si fa nuovamente sentire e iniziano a presentarsi le prime opportunità per calcare i primi set come assistente alla regia (“La Pecora Nera” di Ascanio Celestini, “Cavalli” di Michele Rho).

Il mestiere del casting arriva quasi per caso, ma da quel momento diventerà la strada maestra. Parallelamente alle prime esperienze come assistente casting già firma “La mia Classe” di Daniele Gaglianone, e “Viva la Sposa” di Ascanio Celestini. Poi l’incontro con Valerio Mastandrea diventa determinante per quella che è una delle esperienze umane e professionali più ricche del percorso fatto fino ad ora, ovvero “Non essere cattivo” di Claudio Caligari.

Successivamente l’approdo a “Gomorra la Serie” che accompagna a partire dalla terza stagione fino alla conclusiva quinta, senza dimenticare i significativi incontri e collaborazioni successive come ad esempio Vincenzo Alfieri, i fratelli D’Innocenzo, Marco D’Amore, Claudio Cupellini e Stefano Lodovichi.

Il 2020 è un anno fortunato poiché lo vede vincitore del Nastro D’Argento come miglior Casting Director per il film “L’Immortale” di Marco D’Amore e del Festival di Montone per il film “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo. Nel 2021 ha firmato film presenti al festival di Venezia come “America Latina” dei fratelli D’Innocenzo, film presente nel programma del concorso ufficiale, “Lovely Boy” di Francesco Lettieri, presentato alle Giornate degli Autori e “Margini” di Niccolò Falsetti presentato alla Settimana della Critica.

Nel 2022 firma il casting de “L’Immensità” film di Emanuele Crialese in concorso alla mostra di Venezia e prosegue le sue collaborazioni con i D’Innocenzo (serie tv “Dostoevskij” in uscita nel 2024), Marco D’Amore (film “Caracas” in uscita nel 2024) oltre a mantenere un forte legame con gli autori esordienti come per “Patagonia” di Simone Bozzelli, in concorso al Festival di Locarno 2023.

Davide Zurolo